Come sappiamo il
tango ha la sua origine principalmente
nelle musiche
degli immigrati del sud dell’Europa e mesco-
la questi suoni
con alcuni ritmi africani, accompagnando la
storia, la
sofferenza e le speranze di donne e uomini che
cercavano nel
Mondo Nuovo, una vita migliore. La disci-
plina dello yoga
affonda invece le proprie radici in un con-
testo molto
diverso: le antiche civiltà della valle dell’Indo,
nel
subcontinente indiano; la sua origine si perde nella
notte dei
tempi.
Perché dunque
tango e yoga?
Il termine
“yoga” ha una radice sanscrita yuj
che significa
unire, legare le
energie psicofisiche dell’individuo.
Praticare lo
yoga e ballare il tango è il frutto di una ricerca
di integrazione
tra Oriente e Occidente nella mente e nel
corpo, per
trovare un contatto profondo con il proprio
essere, una
possibilità di un incontro significativo con l’al-
tro, in
un’esperienza che ha un forte valore interculturale.
In che modo
si realizza questa integrazione?
Entrambe
attraverso l’insegnamento di un maestro e con
la pratica,
nell’esercizio che si ripete nei giorni e negli anni
lasciando una
traccia profonda nel corpo e nella sfera
emotiva. Nello
yoga l’energia chiamata prana o
soffio
vitale viene
catturata attraverso la respirazione e il movi-
mento; si prende
coscienza del corpo, cercando una sinto-
nia con
l’armonia che regola il moto dell’intero universo,
conquistando un
maggiore equilibrio psicofisico e lucidità
interiore.
Ballando il tango si arriva ad una più intensa per-
cezione del sé
nell’armonia del movimento dei corpi che
danzano al ritmo
di questa melodia.
Che ruolo
assume la musica in queste due esperienze?
Nello yoga il
suono puro dei mantra spesso ne
accompa-
gna la pratica e
aiuta la mente ad aprirsi verso l’alto, così
come la musica
del tango penetra nell’animo attraverso
l’intensità
emotiva della sua forza poetica.
Si potrebbero
definire due esperienze che integrandosi portano ad un
arricchimento
globale dell’individuo?
Certamente! Il
tango appare come un laboratorio, un
luogo di
esplorazione in cui i ruoli dell’uomo e della donna
si
decostruiscono e si riallacciano continuamente, permet-
tendo un sempre
nuovo incontro tra i due individui.
Lo yoga radica
invece gli individui alla terra consentendo
un percorso
all’interno del proprio corpo vissuto come un
tempio sacro; in
tal modo si ha la possibilità di un incon-
tro maggiormente
consapevole con il proprio sé interiore.
Si sperimenta
così una tensione della postura e del respiro
dal basso verso
l’alto e un’integrazione del corpo e della
mente, della
fisicità e dello spirito.
Concludendo…
Attraverso il
tango e lo yoga si vive un’intensa esperienza
di sé e
dell’altro che può trasformare la sofferenza e il
vuoto in
vitalità e ricchezza interiore ed affettiva.